GIORNATA MONDIALE DEL CUORE – 29 SETTEMBRE 2020

Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia e nel mondo. Una corretta informazione e sensibilizzazione restano l’arma vincente di una prevenzione efficace.

Le cause di tali patologie sono diverse: il fumo, diabete, ipertensione arteriosa, obesità, ma anche inquinamento ambientale e condizioni più rare come l’amiloidosi cardiaca e la malattia di Chagas (https://www.world-heart-federation.org/news/world-heart-day-2020-is-live/).

La principale causa di cardiopatia ischemica è l’aterosclerosi delle coronarie ed essa riconosce tra i fattori di rischio modificabili la dislipidemia, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione, fumo, obesità e parodontite.

Durante il processo infiammatorio gengivale, parodontite o gengivite, si instaura una vasodilatazione che favorisce la batteriemia a partenza dalla placca presente in cavo orale. I meccanismi ipotizzati che possano spiegare la relazione tra parodontopatia e malattia cardiovascolare sono molteplici. Un primo meccanismo diretto è dovuto all’invasione dei batteri delle cellule endoteliali coronariche/aortiche/carotidee provocandone un danno della parete. Un secondo meccanismo, questa volta indiretto, è sostenuto dai mediatori dell’infiammazione prodotti durante l’infezione batterica. Infine, si ipotizza anche un meccanismo autoimmune alimentato dalla somiglianza degli antigeni di origine batterica e tissutale.

Esistono diverse evidenze scientifiche a prova del fatto che i batteri orali siano stati rinvenuti in distretti corporei distanti come le placche carotidee, femorali. Dobbiamo infatti ricordare che diversi parodontopatogeni come A. actynomicetmcomitans e P. gingivalis riescono ad invadere le cellule epiteliali ed endoteliali e quindi riescono a proliferare nei vasi gengivali, ma anche in quelli coronarici ed aortici. Inoltre, i batteri parodontopatogeni sono in grado anche di agire con meccanismo indiretto aumentando la secrezione di citochine proinfiammatorie.

E’ importante citare lo studio CORODONT (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16534043/) nel quale si chiarisce che le infiammazioni croniche di qualsiasi natura possono essere connesse ad aumentato rischio cardiovascolare ed esiste un’associazione tra parodontite e malattia coronarica, con un ruolo importante del parodontopatogeno A. actynomicetmcomitans.

Appare evidente quindi che anche le figure dell’odontoiatra e dell’igienista dentale non rappresentino soltanto professionisti del benessere orale, ma giochino un ruolo di primaria importanza nella prevenzione delle patologie cardiovascolari.

Curatore scientifico:

Dott.ssa Silvia D’Agostino, Odontoiatra